Descrizione
Nel Vallone dell’Ameris, ai bordi della strada, si trova il pilone votivo di Sant’Antonio Abate; una scritta visibile all’interno ci rivela l’epoca della sua costruzione: dice infatti “La pietà di Brao Amedeo, Ghigo Bartolomeo, Piacenza Alessio e fratelli eresse questo pilone nel giugno 1905”. Venne costruito come voto per implorare la protezione del Santo da una terribile epidemia fulminante che colpiva il bestiame.
Se si presta attenzione, però, la statua nella nicchia non raffigura Sant’Antonio Abate, protettore delle bestie, ma Sant’Antonio da Padova, patrono degli orfani, dei bambini, delle donne sterili, di quelle incinte e delle ragazze in cerca di marito.
Lo scambio di santi pare sia dovuto ad uno sbaglio del venditore della statua; i committenti però, non volendo rischiare di dover trascorrere l’inverno, ormai alle porte, con un pilone privo della statua del santo protettore, accettarono a denti stretti la consegna sbagliata. Nessuno tuttavia ha mai smesso di pregare e festeggiare l’amato Sant’Antonio Abate e di indicarlo come il santo presente nel pilone votivo.
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